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Valutazione dei metodi diagnostici per la gastroenterite acuta

 

I metodi diagnostici per rilevare le gastroenteriti acute

Le gastroenteriti acute sono tra le cause più comuni di morbilità e mortalità in tutto il mondo1, con la prevalenza più alta osservata nei paesi non industrializzati poiché le malattie sono trasmesse più frequentemente in condizioni igieniche scarse o consumando cibo o acqua contaminati.2 Tuttavia, le gastroenteriti acute rimangono una condizione comune sia nei paesi a basso che in quelli ad alto reddito.3 I sintomi e le complicanze hanno portato a un notevole carico di lavoro ed economico sul sistema sanitario e sulla società.3 Ad esempio, nei Paesi Bassi e in Belgio, le spese mediche dirette annuali per gastroenterite acuta ammontano rispettivamente a 945 milioni di euro e 112 milioni di euro.3,4 Analogamente, in Finlandia, la perdita di efficienza e il costo associato delle giornate lavorative perse sono state stimate a 1,8-2,1 milioni di euro con la prevalenza di lavoratori in congedo per malattia registrata a 3,54 volte superiore nella settimana successiva a un focolaio.5

 

 

La gastroenterite acuta è responsabile di 1,45 milioni di morti in tutto il mondo

La gastroenterite è una malattia transitoria e può essere causata da una moltitudine di diversi agenti patogeni virali, batterici e parassitari.6 Il Norovirus è il patogeno più comune responsabile della gastroenterite acuta negli Stati Uniti, seguito da Salmonella spp., Shigella spp. e E-coli produttori di Shiga-toxin (STEC). Tra i bambini, in particolare, il Rotavirus è il patogeno di maggiore rilevanza clinica7. Si stima che nel 2013, il Rotavirus sia stato responsabile del decesso di oltre 200 mila bambini in tutto il mondo, e le stime più recenti della mortalità di questo virus oscillano tra i 500-600 morti al giorno.7

I miglioramenti nei servizi igienico-sanitari hanno portato a una riduzione complessiva delle infezioni batteriche e parassitarie.1 Tuttavia, gli aumenti dei ricoveri correlati alla diarrea attribuiti a gastroenterite acuta virale hanno raggiunto livelli preoccupanti, con almeno un agente virale in quasi il 43% dei campioni di diarrea infantile nei Paesi in via di sviluppo.8 Comunque, anche nei Paesi ad alto reddito, lo sviluppo economico crea opportunità per l’introduzione e la trasmissione di agenti patogeni enterici, rappresentando un serio problema sanitario.9

 

 

I test rapidi sono fondamentali

Poiché i neonati e gli anziani sono particolarmente suscettibili alle complicazioni derivanti dalla gastroenterite acuta, la rapida esecuzione di test mirati aiuta a guidare i clinici verso il tipo di trattamento appropriato per i pazienti in terapia intensiva.10 Inoltre, data la natura altamente infettiva della malattia, gli ospedali si trovano a corto di strutture di isolamento.11
I test rapidi per le infezioni gastrointestinali possono ridurre il tempo trascorso in isolamento per alcuni pazienti, o comunque ridurre il tempo di attesa per la terapia adeguata, minimizzando quindi il carico complessivo associato. Diverse tecniche diagnostiche sono attualmente in uso con l’obiettivo di migliorare la gestione del paziente ed evitare conseguenze mortali della gastroenterite acuta. Nella prossima sezione, li esamineremo e metteremo in evidenza i loro principali vantaggi.

 

 

La gastroenterite acuta è responsabile di 1,45 milioni di morti in tutto il mondo

Le diagnosi convenzionali di infezioni gastrointestinali enteriche si basano su tre tecniche principali: esame microscopico (parassiti), coltura su piastra associato a test di sensibilità agli antibiotici (AST) e rilevamento dell’antigene mediante test immunologici.1,2 Questi metodi comportano diverse fasi e procedure tanto che i risultati possano richiedere fino a 3-5 giorni per essere disponibili. Per i pazienti vulnerabili, come i neonati, la salute può peggiorare rapidamente di fronte all’infezione, quindi, quando il tempo è un fattore determinante per la sopravvivenza, la velocità delle tecniche diagnostiche è imperativa. Ogni tecnica diagnostica presenta vantaggi e svantaggi in ambito clinico.

 

 

 

Utilizzo della coprocoltura per la diagnosi di gastroenterite acuta

I batteri enterici sono responsabili dei casi più gravi di diarrea infettiva rispetto ad altre eziologie infettive e uno studio ha riscontrato un’origine batterica nell’87% dei casi.12 Le coprocolture (colture delle feci) di routine possono identificare batteri comuni e richiesti normalmente in prima battuta: Salmonella, Campylobacter e Shigella.12 Tuttavia, ci sono alcuni microrganismi che non possono essere facilmente coltivati in laboratorio o richiedono condizioni specifiche che, se non soddisfatte, possono comportare il mancato rilevamento del patogeno o un significativo ritardo. Un altro problema importante riguarda i lunghi tempi per ottenere il risultato diagnostico. Ad esempio, il rilevamento di Shigella mediante coltura è possibile, ma dovrebbe essere evitato per la diagnosi primaria a causa dei lunghi tempi di risposta, fino a 5 giorni.2,13 I campioni richiedono un lungo tempo di incubazione e molti fattori influenzano la sensibilità del risultato, incluso il tipo e qualità del campione, età del paziente, trasporto appropriato e terreno di coltura.2

 

La capacità delle colture su piastra di identificare i patogeni è stata valutata nel corso degli anni. Uno studio ha confrontato il rilevamento dei patogeni utilizzando metodi convenzionali, inclusa la coltura, rispetto alla real time PCR multiplex su 182 pazienti con diarrea. Lo studio ha rilevato che utilizzando il pannello multiplex (58,3%) sono stati rilevati un numero significativamente maggiore di agenti patogeni rispetto agli studi convenzionali sulle feci (42,3%) e il tempo medio di refertazione si è ridotto da 25 ore dopo la visita in ospedale, a 4 ore.14 In ogni caso, il tempo di refertazione è stato significativamente più breve rispetto a quando si utilizzavano metodi convenzionali, che richiedevano una media di 72 ore.14

 

Considerando questi dati e l’adozione massiva di piattaforme molecolari all’interno dei laboratori durante l’emergenza COVID-19, dovremmo prevedere che i test diagnostici molecolari diventeranno una tipologia di test molto diffusa anche per le gastroenteriti infettive?

 

La risposta potrebbe essere sì. Tuttavia – come discusso nell’articolo precedentemente pubblicato su BD Academy, relativo alla rilevazione delle infezioni ospedaliere e organismi resistenti ad antibiotici15 (vai all’articolo) e chiaramente sottolineato nelle flowchart del Percorso Diagnostico AMCLI recentemente aggiornato9è importante considerare la diagnostica molecolare non come un sostituto, ma come un complemento alle metodiche convenzionali nel flusso di lavoro in laboratorio. Infatti, poiché nella diagnostica delle gastroenteriti infettive la maggior parte dei campioni risulta negativo a seguito di coprocoltura come test primario9, per massimizzare l’efficienza in laboratorio e la rapidità di ottenimento del risultato per il clinico (entro 4 ore), le metodiche molecolari potrebbero essere a loro volta impiegate come test primario di screening iniziale dei campioni.

 

Ciò permetterebbe al clinico di indirizzare tempestivamente i pazienti negativi verso la ricerca di altre cause non infettive della diarrea e al laboratorio focalizzare l’attenzione e l’attività di conferma fenotipica/isolamento microrganismo/approfondimento su resistenze ad antibiotici mediante coltura su piastra solo su campioni risultati positivi alla molecolare. L’isolamento del microrganismo e le ulteriori caratterizzazioni fenotipiche sono, infatti, di grande rilevanza anche per la sorveglianza gestita a livello nazionale/internazionale e la pianificazione di eventuali attività nell’ambito della tutela della salute pubblica9.

 

 

I progressi nella diagnostica molecolare consentono una diagnosi mirata di gastroenterite acuta

I test molecolari disponibili in commercio hanno cambiato il modo in cui viene eseguita la diagnosi di laboratorio delle infezioni enteriche.2 È stato dimostrato che i test molecolari sono più sensibili e specifici rispetto ai metodi classici e per la gastroenterite acuta, la diagnosi può essere fatta più rapidamente nel corso dell’infezione anche quando ci sono bassi livelli di carica microbica.1 I NAAT identificano il patogeno in questione indipendentemente dai vincoli colturali e dimostrano una buona riproducibilità interlaboratorio.16

 

Sebbene i costi dei reagenti e degli strumenti siano più elevati per la tecnologia real time PCR rispetto alle tecniche convenzionali come la coprocoltura, il livello di automazione fornito riduce significativamente il tempo-operatore e il tempo di refertazione (TAT).2 L’efficienza dell’automazione rende la metodica molecolare molto meno laboriosa e più standardizzata rispetto alle tecniche tradizionali.

 

I test basati su PCR multiplex valutano simultaneamente i campioni di feci per la presenza di più agenti patogeni. I pannelli multiplex estesi (con la capacità di rilevare anche moltissimi patogeni nella stessa reazione) corrono il rischio di fornire risultati falsi positivi nel caso di patogeni rari.17 Inoltre è importante che la piattaforma che esegue i test sia integrata e non richieda l’estrazione degli acidi nucleici separata dall’amplificazione e rilevazione dei target, per minimizzare cross-contaminazioni e falsi positivi nelle sedute successive.2 Quando questi criteri sono soddisfatti, un approccio targettizzato (ovvero la ricerca mirata dei principali patogeni clinicamente rilevanti in base all’anamnesi del paziente eseguita dal clinico) può essere utilizzato per testare diversi agenti patogeni noti per causare la stessa sindrome nei pazienti. Le piattaforme integrate hanno un impatto sostanziale sulla gestione, con il potenziale di ridurre il tempo per la prima identificazione di un agente patogeno, influenzare l’esito del paziente attraverso l’inizio precoce della terapia antibiotica mirata, alterare la gestione antimicrobica e, infine, ottimizzare il controllo delle infezioni.18

 

 

Esempio di analisi costi-benefici dei pannelli enterici molecolari targettizzati

Ferrer et al. hanno condotto un’analisi costi-benefici sulla spesa del sistema sanitario per la diagnosi di gastroenterite infettiva acuta utilizzando il BD MAX™ Enteric Bacterial Panel, il BD MAX™ Extended Enteric Bacterial Panel e il BD MAX™ Enteric Viral Panel.19 I ricercatori hanno utilizzato un modello di Markov su 1.336 cartelle cliniche riviste retrospettivamente per tracciare le probabilità di transizione tra diversi stati sanitari, dal momento dello studio delle feci al completamento del trattamento associato alla gastroenterite durante due periodi di 6 mesi in cui sia le procedure convenzionali che la BD MAX™ PCR sono stati utilizzati pannelli multiplex.19

 

Da questo modello, hanno scoperto che il costo sanitario totale per un individuo affetto da gastroenterite acuta era di 341 euro con le procedure convenzionali e di 314 euro con la PCR, mentre i costi di un paziente pediatrico erano rispettivamente di 456 euro e 271 euro.19

 

Gli autori hanno evidenziato che l’uso dei BD MAX™ Enteric Panels, se confrontato con gli approcci convenzionali non basati sulla PCR, ha comportato un beneficio incrementale in termini di costi.5 In particolare, con l’implementazione dei test molecolari, hanno riportato un risparmio di € 27 per paziente.5 Il risparmio è balzato a € 185 per paziente se si considerava solo la pediatria.19 Questi risparmi possono essere attribuiti alla minore domanda di servizi sanitari e ad un uso più giudizioso degli antibiotici.19

Ferrer et al. hanno concluso che i pannelli molecolari multiplex, come quelli studiati sul sistema BD MAX™, consentono ai laboratori di diagnosticare in modo rapido, sensibile e accurato la gastroenterite infettiva acuta, il che può portare a decisioni terapeutiche e misure di controllo delle infezioni più rapide.19

 

 

Sorveglianza dei Patogeni Enterici in Italia

Come per la sorveglianza delle infezioni ospedaliere, il nuovo PNCAR 22-25 recentemente pubblicato sottolinea l’importanza della sorveglianza anche dei patogeni enterici20. In Italia, la rete di sorveglianza di laboratorio Enter-Net (Enteric Pathogen Network), coordinata dal Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, raccoglie le informazioni epidemiologiche e microbiologiche relative agli isolamenti di Salmonella, Campylobacter, Shigella, Yersinia, Vibrio e altri patogeni enterici di origine umana. Tra gli obiettivi specifici della rete Enter-Net sono20:

• ottenere dati descrittivi sui patogeni enterici isolati da casi umani, incluse caratteristiche feno-genotipiche dei ceppi isolati attraverso protocolli standardizzati;
• individuare eventi epidemici nazionali ed internazionali e, ove richiesto, collaborare con le autorità sanitarie competenti garantendo supporto epidemiologico e di laboratorio, e collegamento tra le varie istituzioni nazionali ed internazionali coinvolte.

 

 

Le soluzioni BD per la diagnostica delle gastroenteriti infettive

BD offre un’ampia gamma di soluzioni utilizzabili lungo tutto il percorso diagnostico di laboratorio per le gastroenteriti infettive, in linea con le necessità del laboratorio di microbiologia.

 

In particolare:

• la gamma di pannelli molecolari targettizzati e validati per il sistema totalmente automatizzato BD MAX™ garantisce un rilevamento precoce e accurato di batteri/virus/parassiti enterici che, associato a un adeguato trattamento antimicrobico, può prevenire la trasmissione e migliorare la gestione del paziente. Scopri maggiori dettagli su test molecolari disponibili per la rilevazione dei patogeni enterici (con grande flessibilità nell’analisi dei batteri clinicamente rilevanti). I test disponibili sono oggi validati a partire sia da feci fresche sia da campione raccolto in FecalSwab™.

 

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• soluzioni per le analisi colturali e fenotipiche (manuali ed automatizzate), tra cui il sistema BD Phoenix™ M50 ed i relativi pannelli, associato al BD Bruker MALDI BioTyper® e al middlware BD Epicenter™, che garantisce risultati accurati ID/AST per la corretta classificazione del microrganismo e prescrizione degli antibiotici.

 

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BD-115567

 

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Bibliografia

1. Sidoti F, Rittà M, Costa C, et al. Diagnosis of viral gastroenteritis : limits and potential of currently available procedures. J Infect Dev Ctries 2015;9:551-561.
2. Amjad M. An Overview of the Molecular Methods in the Diagnosis of Gastrointestinal Infectious Diseases. Int J Microbiol 2020;2020:1-13. Available at: https://www.hindawi.com/journals/ijmicro/2020/8135724/.
3. Papadopoulos T, Klamer S, Jacquinet S, et al. The health and economic impact of acute gastroenteritis in Belgium, 2010–2014. Epidemiol Infect 2019;147:e146. Available at: https://www.cambridge.org/core/product/identifier/S095026881900044X/type/journal_article.
4. Pijnacker R, Mangen M-JJ, van den Bunt G, et al. Incidence and economic burden of community-acquired gastroenteritis in the Netherlands: Does having children in the household make a difference? Riddle MS, ed. PLoS One 2019;14:e0217347. Available at: https://dx.plos.org/10.1371/journal.pone.0217347.
5. Halonen JI, Kivimäki M, Oksanen T, et al. Waterborne Outbreak of Gastroenteritis: Effects on Sick Leaves and Cost of Lost Workdays. Nizami Q, ed. PLoS One 2012;7:e33307. Available at: https://dx.plos.org/10.1371/journal.pone.0033307.
6. NICE. Gastroenteritis : Summary. NICE 2020. Available at: https://cks.nice.org.uk/topics/gastroenteritis/. Accessed October 1, 2021.
7. Sito Epicentro-ISS. https://www.epicentro.iss.it/rotavirus/epidemiologia . Visitato il 2 Dicembre 2022.
8. Ramani S, Kang G. Viruses causing childhood diarrhoea in the developing world. 2009:477-482.
9. AMCLI ETS. Percorso Diagnostico “Enteriti di Origine Infettiva” – Rif. 2023-07, rev. 2023″ https://www.amcli.it/wp-content/uploads/2023/05/07_PD-enteriti-di-origine-infettiva_def25mag2023-2.pdf
10. Freeman K, Mistry H, Tsertsvadze A, et al. Multiplex tests to identify gastrointestinal bacteria, viruses and parasites in people with suspected infectious gastroenteritis: a systematic review and economic analysis. Health Technol Assess (Rockv) 2017;21:1-188. Available at: https://www.journalslibrary.nihr.ac.uk/hta/hta21230.
11. Sandmann FG, Jit M, Robotham JV, et al. Burden, duration and costs of hospital bed closures due to acute gastroenteritis in England per winter, 2010/11–2015/16. J Hosp Infect 2017;97:79-85. Available at: https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0195670117302852.
12. Sattar SBA, Singh S. Bacterial Gastroenteritis.; 2021. Available at: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30020667.
13. Moro DD, David MO. Infectious Gastroenteritis: Causes, Diagnosis, Treatment and Prevention. Lupine 2019;2:1-6.
14. Yoo IH, Kang HM, Suh W, et al. Quality Improvements in Management of Children with Acute Diarrhea Using a Multiplex-PCR-Based Gastrointestinal Pathogen Panel. Diagnostics 2021;11:1175. Available at: https://doi.org/10.3390/diagnostics11071175.
15. BD Academy NEWS. Le tecniche di screening molecolare per organismi multiresistenti ai farmaci (MDRO) possono ridurre i tassi di mortalità e l’onere economico della resistenza antimicrobica (AMR). https://bdacademy.bd.com/le-tecniche-di-screening-molecolare-per-organismi-multiresistenti/ Novembre 2022.
16. Rodger AG, Morris-jones S, Huggett J, et al. The role of nucleic acid amplification techniques ( NAATs ) in the diagnosis of infective endocarditis. Br J Cardiol 2010;2010:195-200.
17. Pankhurst L, Macfarlane-Smith L, Buchanan J, et al. Can rapid integrated polymerase chain reaction-based diagnostics for gastrointestinal pathogens improve routine hospital infection control practice? A diagnostic study. Health Technol Assess (Rockv) 2014;18:1-167. Available at: https://www.journalslibrary.nihr.ac.uk/hta/hta18530/.
18. Chang L-J, Hsiao C-J, Chen B, et al. Accuracy and comparison of two rapid multiplex PCR tests for gastroenteritis pathogens: a systematic review and meta-analysis. BMJ Open Gastroenterol 2021;8:e000553. Available at: https://bmjopengastro.bmj.com/lookup/doi/10.1136/bmjgast-2020-000553.
19. Ferrer J, Giménez E, Carretero D, Buesa J, Morillas F, Granell R, Fuenmayor A, Navarro D, Albert E. BD MAX Enteric Bacterial, Bacterial Plus, and Virus Panels for Diagnosis of Acute Infectious Gastroenteritis: a Cost-Benefit Analysis. Microbiol Spectr. 2022 Oct 26;10(5):e0088022. doi: 10.1128/spectrum.00880-22. Epub 2022 Sep 7.
20. Redazione Aboutpharma. Antibioticoresistenza: il nuovo Piano nazionale 2022-25 è all’esame delle Regioni. 21 Settembre 2022. https://www.aboutpharma.com/animal-health/antibioticoresistenza-il-nuovo-piano-nazionale-2022-25-e-allesame-delle-regioni/

 

IL – Tracciabilità nel prelievo venoso (ISM)

 

 

 

Innovation Lab | Tracciabilità nel prelievo venoso (ISM)

Innovation Lab sono gli eventi di BD Academy Center, lo spazio fisico di BD a Milano dedicato alla formazione, volti alla presentazione e alla descrizione delle soluzioni diagnostiche e di medicina di laboratorio di BD, del valore che apportano agli operatori e alle strutture sanitarie e all’outcome del paziente.​

L’evento “Integrated Specimen Management – Tracciabilità nel prelievo venoso” vuole focalizzarsi sulla criticità della fase preanalitica che, ​stante la complessità del processo, è trasversale a tutta l’organizzazione.​

La crescente domanda di riduzione degli errori in medicina, da parte dei pazienti nei confronti delle strutture sanitare, impone al laboratorio di ricoprire un ruolo cruciale nell’assicurare un servizio di eccellente qualità. A tale proposito l’utilizzo di indicatori di qualità, consentono la caratterizzazione degli errori nella fase preanalitica, inoltre per aderire agli standard per l’accreditamento, i laboratori devono documentare, misurare e monitorare nel tempo le procedure per una corretta raccolta e per il trattamento dei campioni.​

In tale occasione BD condividerà la propria esperienza nella fase preanalitica supportando in risposta con soluzioni tecnologiche che consentono l’ottemperanza alla ISO 15189 nonchè all’erogazione di soluzioni e servizi professionali rivolti all’osservazione dei processi e alla digitalizzazione delle informazioni.​

 

Dettagli evento

Inizio corso e registrazione:  14/10/2025 – ore 10:00

Conclusione corso: 14/10/2025 – ore 16:00

Luogo: BD Academy Center – Via Enrico Cialdini 16, 20161, Milano (MI)

 

 

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Dettagli evento

Inizio corso e registrazione: 05/06/2025 – ore 10:00

Conclusione corso: 05/06/2025 – ore 16:00

Luogo: BD Academy Center – Via Enrico Cialdini 16, 20161, Milano (MI)

 

 

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08.04.25 ME – Best Practices nel prelievo da catetere

 

 

 

Meet the Expert | Best Practices nel prelievo da catetere

 

Meet the Expert sono i corsi di BD Academy Center, lo spazio fisico di BD a Milano dedicato alla formazione, ad alto contenuto specialistico per approfondire e condividere conoscenze pratiche sui principali argomenti e soluzioni diagnostiche. Sono disegnati per chi utilizza già le soluzioni BD e vuole approfondire aspetti tecnici sulle soluzioni e dettagli scientifici di alto profilo.​

Il corso “Best Practices nel prelievo da catetere” si pone come obiettivo quello di trasferire agli Operatori Sanitari a qualsiasi titolo coinvolti nella gestione dei campioni ematici, aggiornamenti utili alla corretta tecnica di prelievo da catetere (periferico o centrale), puntuali ed applicabili nella pratica quotidiana. ​

Tre sono i principali obiettivi dell’incontro:​

  1. Istruire sui principi, le conoscenze e le tecniche necessarie a garantire la qualità e la sicurezza del processo di prelievo, trasporto e trattamento dei campioni biologici nel rispetto delle principali Linee Guida e Normative vigenti.​
  2. Motivare a mettere quotidianamente in pratica le nozioni apprese al fine di garantire la massima riduzione possibile dell’errore pre-analitico (e quindi la qualità dell’iter diagnostico-terapeutico), la propria sicurezza e la sicurezza dei Pazienti a loro affidati​
  3. Favorire il confronto fra professionisti su temi di particolare rilevanza (illustrati da esperti BD) e le soluzioni tecnologiche a supporto.​

Dettagli evento

Inizio corso e registrazione: 08/04/2025 – ore 10:00

Conclusione corso: 08/04/2025 – ore 16:30

 

Luogo: BD Academy Center – Via Enrico Cialdini 16, 20161, Milano (MI)

 

 

 

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04.03.25 ME – Diagnostica per TB Sfide e soluzioni

 

 

 

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Il corso “Diagnostica per TB Sfide e soluzioni” si pone come obiettivo quello di percorrere insieme ai partecipanti il flusso che il campione segue dal paziente al referto di laboratorio, portando alla luce le sfide attuali e le necessità future. La discussione congiunta partirà dall’esperienza sul campo di alcuni laboratori, sottolineando l’importanza del dialogo tra laboratorio e clinici per massimizzare il beneficio nella gestione del paziente. Verrà anche fornita una panoramica sulle soluzioni BD E2E disponibili, dalla raccolta del campione al risultato finale, per le esigenze di analisi per M. tuberculosis e per altri micobatteri, dai test basati sulla coltura ai test molecolari.​

Favorire il confronto tra i professionisti coinvolti nei flussi di lavoro per diagnostica TB è uno degli obiettivi cardine dell’Evento.​

 

Dettagli evento

Inizio corso e registrazione: 04/03/2025 – ore 10:00

Conclusione corso: 04/03/2025 – ore 16:00

 

Luogo: BD Academy Center – Via Enrico Cialdini 16, 20161, Milano (MI)

 

 

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30.01.25 ME – Best Practices nella fase Preanalitica

 

 

 

Meet the Expert | Best Practices nella fase Preanalitica

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Il corso “Best Practices nella fase Preanalitica” si pone come obiettivo quello di trasferire agli Operatori Sanitari a qualsiasi titolo coinvolti nella gestione dei campioni ematici, aggiornamenti utili alla corretta tecnica di prelievo, puntuali ed applicabili nella pratica quotidiana.

 

  1. Tre sono i principali obiettivi dell’incontro:
    Istruire sui principi, le conoscenze e le tecniche necessarie a garantire la qualità e la sicurezza del processo di prelievo, trasporto e trattamento dei campioni biologici nel rispetto delle principali Linee Guida e Normative vigenti.
  2. Motivare a mettere quotidianamente in pratica le nozioni apprese al fine di garantire la massima riduzione possibile dell’errore pre-analitico (e quindi la qualità dell’iter diagnostico-terapeutico), la propria sicurezza e la sicurezza dei Pazienti a loro affidati
  3. Favorire il confronto fra professionisti su temi di particolare rilevanza (illustrati da diversi Testimonial) e le soluzioni tecnologiche a supporto.

 

Dettagli evento

Inizio corso e registrazione: 30/01/2025 – ore 10:00

Conclusione corso: 30/01/2025 – ore 16:30

 

Luogo: BD Academy Center – Via Enrico Cialdini 16, 20161, Milano (MI)

 

 

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18_19.02.25 ME – Corso avanzato BD EpiCenter

 

 

 

Meet the Expert | Corso avanzato BD EpiCenter™

Meet the Expert sono i corsi di BD Academy Center, lo spazio fisico di BD a Milano dedicato alla formazione, ad alto contenuto specialistico per approfondire e condividere conoscenze pratiche sui principali argomenti e soluzioni diagnostiche. Sono disegnati per chi utilizza già le soluzioni BD e vuole approfondire aspetti tecnici sulle soluzioni e dettagli scientifici di alto profilo.

 

Il “Corso avanzato BD EpiCenter™” si pone come principale obiettivo quello di approfondire l’utilizzo del software specifico per la Microbiologia al fine di valorizzare i risultati diagnostici e di ottimizzare il processo di comunicazione del referto clinico, obiettivo primario del Laboratorio. ​

 

Saranno dedicate due giornate a istruire al meglio all’uso di BD Epicenter: gestire le informazioni preanalitiche provenienti dal LIS, comprendere i dati provenienti dagli strumenti analitici, validare e refertare i risultati, effettuare indagini statistico-epidemiologiche, attuare una costante sorveglianza delle infezioni ospedaliere per comunicazione in tempo reale le informazioni critiche, fornire in generale un contributo importante nei Programmi di Antimicrobial Stewardship Aziendali.​

 

Dettagli evento

Inizio corso e registrazione: 18/02/2025 – ore 10:00

Conclusione corso: 19/02/2025 – ore 16:00

 

Luogo: BD Academy Center – Via Enrico Cialdini 16, 20161, Milano (MI)

 

 

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Lotta all’Antibiotico Resistenza: necessità del laboratorio e soluzioni a supporto

 

Lotta all’Antibiotico Resistenza: necessità del laboratorio e soluzioni a supporto

 

Lo scorso Maggio, presso il BD® Academy Center di Milano, si è svolto il primo di una serie di incontri denominati “Innovation Lab – Soluzioni per supportare il laboratorio nella lotta all’AMR”. L’occasione è stata un fruttuoso momento di confronto e dicussione, con scambio di esperienze tra diversi professionisti sanitari che sono parte attiva nella lotta all’antimicrobicoresistenza (AMR). Insieme alle sfide e alle necessità quotidiane degli operatori, è emersa l’importanza del ruolo del Laboratorio di Microbiologia.

 

Ora, nella settimana mondiale per la consapevolezza sull’AMR, vogliamo cogliere l’occasione per riprendere i punti importanti emersi durante l’incontro e ricordare che una seconda edizione di “Innovation Lab – Soluzioni per supportare il laboratorio nella lotta all’AMR” è in svolgimento questa settimana, nonché una terza edizione è prevista prima dell’Estate 2025. Inoltre, qui in BD® Academy è disponibile ora la nuova sezione dedicata alla Lotta all’AMR, per scoprire di più sulle soluzioni disponibili e l’impegno di BD su questo fronte.

 

Oggi in Italia, sono circa 11.000 le morti causate da infezioni di microorganismi resistenti agli antibiotici.1 La situazione, già allarmante, è peggiorata in seguito ad un uso non corretto degli antibiotici durante la pandemia del 2020, come emerge dall’analisi dei dati nuovi forniti della piattaforma clinica globale dell’OMS per il Covid-19.2

 

L’allarme riguarda tutta l’Europa e si stima che dal 2050 la situazione potrebbe aggravarsi ulteriormente. L’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) promuove un alto livello di sicurezza sanitaria all’interno dell’Unione. In particolare, in ambito microbiologico, l’ECDC ha il mandato di “incoraggiare la cooperazione tra esperti e laboratori referenti al fine di rinforzare lo sviluppo di capacità sufficienti nella comunità per la diagnosi, rilevazione, identificazione e caratterizzazione degli agenti infettivi che possono minacciare la salute pubblica.”4 L’ECDC sottolinea come il laboratorio di microbiologia sia la prima linea di difesa della salute pubblica contro le malattie trasmissibili e l’AMR.4

 

In Italia, si lavora molto per ridurre la mortalità da infezioni di microrganismi resistenti, tuttavia ancora tanto resta da fare. Il recente Piano Nazionale di Contrasto all’Antibiotico Resistenza (PNCAR 2022-2025) prevede molti interventi che ancora oggi non hanno visto una completa realizzazione. L’eterogeneità dell’agire delle Regioni italiane gioca a sfavore di un approccio coordinato centralmente, approccio che prevede tre pilastri principali: sorveglianza, monitoraggio e prevenzione. Nella lotta all’AMR, fare rete è infatti fondamentale. Alcune realtà virtuose hanno infatti sviluppato delle piattaforme regionali per la sorveglianza che raccolgono i dati da diversi laboratori sul territorio e producono una reportistica con frequenza regolare, al fine di monitorare e supportare il processo decisionale con la forza del dato epidemiologico.

 

 

I principali bisogni del laboratorio per la lotta all’AMR in ambito ospedaliero

Dalla discussione tra i partecipanti sono emerse diverse esigenze che – se soddisfatte – potrebbero ottimizzare il lavoro di monitoraggio, diagnosi e scelta terapeutica ottimale e tempestiva (Diagnostic e Antimicrobial Stewardship).

 

In particolare, è emerso il bisogno di:
formazione degli operatori sanitari coinvolti nel monitoraggio e nella ricerca di patogeni resistenti, ma anche degli operatori che lavorano nei reparti in cui c’è un maggiore rischio infettivologico;
favorire un maggiore dialogo tra clinici e microbiologi che afferiscono al laboratorio di analisi, in particolare nella condivisione dei dati che deve essere rapida, accurata e completa;
migliorare e potenziare il sistema informatico ospedaliero (non solo di laboratorio), che spesso non permette di tracciare in modo continuo e automatizzato dal prelievo del campione, all’analisi fino all’alert finale al reparto coinvolto e, quindi, al paziente che dovrà essere curato;
il referto finale deve essere leggibile, completo, interpretabile, attendibile, riproducibile e utile al clinico che deve prendere le decisioni terapeutiche;
monitoraggio dell’ambiente ospedaliero (microbiologia ambientale), che si prefigge l’obiettivo di individuare patogeni resistenti non solo a partire dal campione biologico da paziente, ma anche da campionamenti ambientali. Questo approccio è ancora da comprendere e studiare nel dettaglio.

 

Alcuni partecipanti hanno condiviso la loro esperienza diretta che vede grande collaborazione tra microbiologi e clinici, sottolineando la centralità del laboratorio nella gestione del paziente complesso e l’importanza dell’antibiogramma nella pratica clinica. L’avvento di nuove tecnologie per l’identificazione e i test di sensibilità hanno comportato un rimodellamento del laboratorio di analisi e una nuova gestione dei flussi di lavoro. Infatti, è importante conoscere e sfruttare tutti i limiti e i vantaggi degli strumenti di analisi che si hanno a disposizione. Le nuove tecnologie come quelle molecoari non devono sostituire quelle traduzionali, ma essere utilizzate in sinergia, tenendo presente che forniscono informazioni complementari. Le tecniche tradizionali hanno tempi un po’ lunghi e prevedono manualità, tuttavia danno ancora informazioni fondamentali, come la MIC.

 

Altro punto chiave emerso è l’importanza di disporre di report epidemiologici locali aggiornati e condivisi. In collaborazione con gli infettivologi, in alcune realtà sono già stati implementati percorsi virtuosi relativamente alla sorveglianza e alla gestione delle emocolture con integrazione delle metodiche a disposizione. Anche l’utilità di individuare i marker di resistenza è stata sottolineata. Ad esempio, il monitoraggio attivo e specifico di gene NDM ha per messo di evidenziare un drammatico aumento della sua espressione a partire da Aprile 2023, a fronte di un tasso di infezioni e colonizzazioni di ceppi di Klebsiella pneumoniae resistente alla carbapenemasi mediamente costante e che non rispecchiava il medesimo trend.

 

 

Il ruolo del Laboratorio di Microbiologia3

Diagnostica
Il ruolo del laboratorio di microbiologia è centrale per supportare i professionisti e per svolgere un servizio che raccolga in modo efficacie le sfide attuali e assicuri le migliori cure ai pazienti.

Il laboratorio porta con sé una catena di attività, critiche in primis nella diagnostica, che hanno un grande impatto sull’AMR. Per una corretta diagnostica, la fase pre-analitica è fondamentale e deve essere seguita mediante test rapidi e accurati. L’implementazione della diagnostica rapida (come i test molecolari) aumenta la complessità del flusso di laboratorio, ma può accelerare la disponibilità dei risultati. La comunicazione dei risultati è un fattore chiave. Il laboratorio di microbiologia deve avere un ruolo decisionale su quale percorso intraprendere (convenzionale o rapido), sulla base del tipo di campione e l’anamnesi del paziente. È, infatti, fondamentale eseguire il test corretto, sul paziente corretto e soprattutto al momento giusto. Questo approccio, che riflette la Antimicrobial Stewardship, dovrebbe essere implemento in ogni realtà ospedaliera.

 

Antibiogramma
L’antibiogramma ha un ruolo importante nella decisione della terapia più appropriata. In particolare, la MIC è ancora oggi un dato che fa la differenza nella scelta terapeutica, in base alla situazione clinica del paziente, al sito di infezione o al tipo di antibiotico e alla specie microbica identificata. La MIC permette di fare il profilo fenotipico della specie microbica, determinare la sua sensibilità e dare informazioni sul dosaggio di antibiotico necessario.

 

Report
I report degli esami colturali devono essere affidabili, accurati e introdurre ai test di sensibilità per la valutazione della terapia migliore. Queste fasi possono aprire al processo di sorveglianza e all’emanazione di un Alert sia nella struttura ospedaliera interessata all’infezione, sia a livello nazionale quando necessario. La reportistica è importante anche per l’ottenimento di dati epidemiologici condivisibili e semplici da consultare. Gli antibiogrammi cumulativi, oggi ancora oggetto di dibattito, sono importanti e devono gestiti con sistemi informatici avanzati e compatibili con il sistema LIS.

 

 

Le soluzioni di BD
I sistemi e i servizi che BD offre partono proprio dalla consapevolezza delle sfide che deve affrontare il nostro Sistema Sanitario Nazionale, come mancanza di personale, aumento dei costi, diffusione di patogeni resistenti, mancanza di risultati accurati e tempestivi e di una comunicazione rapida del dato. Le risposte della sanità a questi limiti sono l’uso dei processi automatizzati per accorciare i tempi, la costruzione di una struttura che permetta di risparmiare sui costi, l’implementazione di programmi per contrastare la diffusione dei patogeni resistenti e in ultimo l’uso di sistemi informatizzati di alto livello.

 

Come BD Italia, abbiamo ritenuto importante pensare a occasioni di confronto per gli operatori sanitari quali gli Innovation Lab su tematica AMR presso la sede BD a Milano. Infatti, da più di 50 anni siamo al fianco degli operatori sanitari nella lotta all’AMR, fornendo non solo soluzioni che supportano i laboratori nell’ottenere risultati accurati ed in tempi utili per la corretta gestione dei pazienti, ma anche servizi e formazione per un miglioramento continuo delle attività di diagnostica e dell’erogazione delle cure nelle strutture sanitarie.

 

Scopri di più sul nostro impegno nella lotta all’AMR attraverso la nostra pagina dedicata e scaricando i 5 pillars contro l’AMR di BD.

 

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Bibliografia

1. Antimicrobicoresistenza. In Italia circa 11.000 morti l’anno. Priorità a interventi per la ricerca e per la sostenibilità degli antibiotici Reserve – Quotidiano Sanità https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=118376
2. Uso eccessivo di antibiotici in ospedale nei pazienti con Covid-19 potrebbe aver esacerbato la resistenza antimicrobica – Quotidiano Sanità. https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=121814 e
3. Morency-Potvin P, et al Antimicrobial Stewardship: How the Microbiology Laboratory Can Right the Ship Clin Microbiol Rev 30:381– 407. https:// doi.org/10.1128/CMR.00066-16.
4. ECDC public health microbiology strategy 2018–2022 https://www.ecdc.europa.eu/sites/default/files/documents/ECDC-public-health-microbiology-strategy-2018-2022.pdf

 

BD Innovation Day Milano – 19 Febbraio 2025

BD Innovation Day Milano – “Sinergie multidisciplinari per un Sistema Sanitario avanzato: nuove frontiere per la Medicina di Laboratorio”

 

BD Innovation Day sono gli eventi di rilievo BD dedicati all’Innovazione in ambito Sanitario. In questa edizione del 19 Febbraio 2025, si analizzeranno le criticità che limitano l’efficienza e l’efficacia del Sistema Sanitario, quali la carenza di risorse e le disuguaglianze territoriali. In questo evento multidisciplinare un pool di esperti eterogeneo proveniente dal mondo accademico, sanitario e economico discuterà il ruolo cruciale del laboratorio e del processo diagnostico, concentrandosi sugli indicatori di qualità e sulle criticità della fase pre-analitica, esplorando il contributo delle tecnologie emergenti e del Health Technology Assessment (HTA). Verranno inoltre analizzati gli standard ISO e i sistemi di prelievo venoso per ridurre gli errori nella fase preanalitica.

 

 

Data

19 Febbraio 2025

 

 

Orario

10:00 – Registrazione dei partecipanti e welcome coffee

16:00 – Wrap up & take home messages

 

 

 

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SIPMeL 2024 – Workshop BD “Innovazione nella fase preanalitica”

 

 

 

SIPMeL 2024 – Workshop BD “Innovazione nella fase preanalitica”

 

Attualmente, i laboratori stanno affrontando un aumento del volume dei campioni, budget limitati e carenza di personale, il che rende necessario ottimizzare il flusso di lavoro per aumentare la produttività senza compromettere la qualità analitica. La sicurezza dei pazienti è strettamente legata alla qualità e all’accuratezza dei test e dei referti, che possono essere influenzati dagli errori nella fase pre-analitica.

 

L’adozione di specifiche tecnologie e sistemi di prelievo integrati possono supportare nel migliorare la sicurezza di pazienti e operatori sanitari a raggiungere allo stesso tempo livelli di qualità elevati nella medicina di laboratorio. I risultati hanno inoltre dimostrato la sostenibilità e la fattibilità economica e organizzativa legate all’introduzione di tali soluzioni.

 

 

Workshop BD

Il 29 Ottobre dalle 10:05 alle 11:05, in occasione del 7° Congresso Nazionale SIPMeL, terremo il workshop dal titolo “Innovazione nella fase preanalitica” con l’obiettivo di trattare questo argomento di cruciale importanza per l’intero percorso diagnostico, e di come il sistema di prelievo integrato BD possa supportare gli operatori sanitari nel raggiungere obbiettivi di qualità e sicurezza.

 

 

Dettagli

Moderatore
Patrizio Caciagli – Università di Trento

 

Introduzione
Il valore nel processo diagnostico secondo gli aspetti di: Sicurezza, Sostenibilità, Performance​.
Patrizio Caciagli – Università di Trento

 

Interverranno
Sistema prelievo integrato verso sitema di prelievo combinato: impatto su sicurezza, efficacia e costi
Francesco Tessarolo
– Università di Trento​

 

HTA dalla Teoria alla pratica “l’impatto dell’innovazione sulla fase preanalitica”
Lucrezia Ferrario ​- Università Carlo Cattaneo, LIUC​

 

Seguirà tavola rotonda

 

 

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