Epidemiologia e prevalenza delle infezioni sessualmente trasmesse (STI) in Europa e raccomandazioni per i test
Le infezioni sessualmente trasmissibili (STI) continuano a rimanere una delle principali preoccupazioni per la salute pubblica globale a causa dell’elevata morbilità ad esse associata. Queste includono le sequele di infezioni del tratto riproduttivo, cancro al collo dell’utero, sifilide congenita, gravidanza ectopica e infertilità, nonché la morbilità delle malattie correlate all’HIV e la morte per sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS)¹.
Nel 2017, ci sono stati più di 400.000 casi di Chlamydia (CT), 89.000 casi di Gonorrrea (GC) e 33.000 casi di Sifilide diagnosticati e segnalati dai membri degli Stati UE/SEE.² Dagli anni ’90 il numero di nuove diagnosi di STI è aumentato.² Guardando alla situazione Italiana, dal 1991 al 2021, il Sistema di sorveglianza sentinella delle IST ha segnalato un totale di 151.384 nuovi casi di STI.¹² I casi di infezione da Chlamydia hanno mostrato un aumento dopo il 2008 con un incremento di quasi quattro volte tra il 2008 e il 2021. Nel 2019, il numero di casi segnalati è stato il 33% più alto rispetto al 2017. Le segnalazioni di gonorrea sono triplicate dal 2010 al 2021, raggiungendo un picco massimo nel 2021. In particolare, il dato è di grande rilevanza tra gli MSM (Men who have sex with Men) che sono andati incontro a un incremento del 77% circa dei casi annui di IST segnalati dal 2010 al 2021. L’andamento dei casi di Sifilide primaria e secondaria, invece, è rimasto relativamente stabile fino al 2000. Dopo il 2000 si è verificato un incremento delle segnalazioni con un aumento di circa cinque volte nel 2005 rispetto al 2000 e un nuovo picco nel 2016. Tuttavia, dal 2016 al 2020 si è osservata una riduzione dei casi del 23% e un successivo picco nel 2021 sovrapponibile a quello del 2016. Complessivamente, dal 1991 al 2021, il Sistema di sorveglianza ha segnalato un totale di 11.383 nuovi casi di CT e 10.597 nuovi casi di GC.¹²
L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) riconosce che l’incidenza delle malattie sessualmente trasmissibili può essere controllata da:
• riduzione del rischio di trasmissione durante il rapporto sessuale (ad esempio, fornendo preservativi)¹
• riduzione della frequenza di cambio di partner sessuale¹
• riduzione del periodo di infettività negli individui, incoraggiando la diagnosi precoce e una gestione efficace dei pazienti con STI.¹
Test diagnostici accurati sono fondamentali per attuare la terza strategia poiché i sintomi delle malattie sessualmente trasmissibili comuni tendono ad essere non specifici e possono essere causati da una varietà di agenti patogeni che possono richiedere trattamenti diversi. I pazienti possono anche essere asintomatici. Se le malattie sessualmente trasmissibili in tali pazienti non vengono individuate e trattate, possono portare a gravi complicazioni, tra cui cecità, deformità ossee, danni cerebrali, cancro, malattie cardiache, infertilità, malformazioni congenite e persino morte.³
Le quattro classi principali di test diagnostici di laboratorio sono la microscopia a fresco, il rilevamento dell’antigene, la coltura e i test di amplificazione dell’acido nucleico (NAAT).
Specificità e sensibilità dei NAAT rispetto ad altri test diagnostici
La microflora mista della vagina e della cervice interferisce con l’identificazione precoce e rapida della Gonorrea. Ciò è ulteriormente complicato da sistemi di coltura non di facile utilizzo e dalla mancanza di disponibilità immediata dei risultati.⁴ L’introduzione dei NAAT ha portato a progressi significativi nella diagnosi della Gonorrea nelle donne grazie alla sua elevata sensibilità, fattore di importanza cruciale per diagnosi di infezioni asintomatiche.⁵ I NAAT per la rilevazione della gonorrea forniscono un’elevata specificità del 99-100% rispetto a una sensibilità di altri metodi diagnostici dell’88-96%.⁶ Ecco perché i NAAT sono i test diagnostici raccomandati per gli individui sintomatici e asintomatici nella Linee guida Europee 2020.⁷ Questi test di amplificazione degli acidi nucleici sono adatti a diversi tipi di campioni, compresi i tamponi cervicali, endocervicali e i campioni di urina.⁴
I NAAT sono raccomandati dalle linee guida statunitensi ed europee anche per la diagnosi della Chlamydia⁵, per cui hanno mostrato un’elevata specificità (>99%) e sensibilità (>90%).⁸ Il metodo più comune per il rilevamento di Trichomonas vaginalis (TV) è la microscopia a fresco. Nella microscopia, un campione (ad esempio, secreto vaginale) viene posto su un vetrino e mescolato con una soluzione salina. Al microscopio, il vetrino viene quindi valutato per batteri, lieviti, TV, globuli bianchi o clue cells che suggeriscono vaginosi batterica.⁹
TV è un protozoo che può infettare la vagina, l’uretra e le ghiandole parauretrali nelle donne. Negli uomini, l’infezione è solitamente dell’uretra. La tecnica di microscopia a montaggio a fresco è rapida ed economica, ma sensibile solo dal 36% al 75% se confrontato con le tecniche di coltura microbica, anche se eseguita da un microscopista esperto. L’uso di NAAT è raccomandato dalle linee guida europee/OMS per il rilevamento della TV nelle donne e negli uomini, poiché hanno una sensibilità maggiore rispetto sia ai test colturali che alla microscopia di preparazione a fresco.⁵ Il rilevamento dell’antigene è anche un’opzione per il rilevamento di TV, con una sensibilità dell’82-95% e una specificità del 97-100%.¹¹ I NAAT hanno una sensibilità maggiore rispetto al rilevamento dell’antigene.
L’importanza della diagnostica molecolare nella rilevazione delle STI
La necessità di una diagnosi efficiente e accurata è fondamentale per controllare la diffusione e il trattamento delle malattie sessualmente trasmissibili. I NAAT continuano ad essere il test diagnostico preferito per il rilevamento di molte STI. Le molteplici fasi coinvolte in un NAAT richiedono sistemi completamente integrati (da estrazione ad amplificazione) che consentano il processamento standardizzato di più campioni contemporaneamente e risultati in tempi rapidi. Tali test accurati e rapidi aiuteranno la gestione delle infezioni sessualmente trasmissibili come quelle da Chlamydia, Gonococco e TV, offrendo la possibilità di testare questi tre target contemporaneamente e aiutare a guidare la terapia per affrontare le esigenze dei clinici e dei pazienti.
L’utilizzo di metodiche molecolari per la rilevazione dei microrganismi responsabili di infezioni sessualmente trasmesse è stato di recente raccomandato da AMCLI anche nell’ambito dello screening iniziale delle coppie che decidono di affrontare un percorso di procreazione medicalmente assistita in Italia (screening pre-PMA)¹³, nonché nell’ambito del Percorso diagnostico per Cerviciti¹⁴.
Le soluzioni BD per la rilevazione delle infezioni sessualmente trasmesse
Da più di 125 anni, BD è partner dei laboratori di microbiologia in tutto il mondo ed è rimasta all’avanguardia anche nello sviluppo di soluzioni per la diagnostica molecolare delle infezioni sessualmente trasmesse.
In particolare, BD ha a disposizione il test BD MAX™ CT/GC/TV² per la rilevazione multiplex di Chlamydia trachomatis, Gonococco e Trichomonas vaginalis su campione di urine, tampone vaginale, tampone endocervicale e campione raccolto per citologia in fase liquida. Per i tamponi vaginali ed endocervicali BD è in grado di fornire specifico dispositivo di prelievo, raccolta e conservazione del campione, confezionato singolarmente con il tampone e caricabile direttamente sullo strumento per il processamento.
In caso di necessità di test per Mycoplasma genitalium, Sifilide e/o Herpes Virus sono disponibili soluzioni sviluppate da terze parti appositamente per la piattaforma molecolare BD MAX™. Chiedi al tuo rappresentante di zona per maggiori dettagli.
Infine, BD è in grado di soddisfare a pieno anche l’esigenza di test per la diagnosi di Vaginiti/Vaginosi batterica, grazie alla presenza sul mercato del BD MAX™ Vaginal Panel, che in un unico test permette di rilevare i principali batteri e lieviti associati a vaginiti e vaginosi e Trichomonas vaginalis, fornendo un risultato che tiene conto anche della quantità di Lactobacilli presenti nel campione, nonché la differenziazione tra Candida glabrata e Candida kruzei per la definizione della terapia più appropriata in caso di positività.
Tutti i test elencati sono validati per l’uso sulla piattaforma totalmente automatizzata BD MAX™, che permette analisi molecolare standardizzata, senza intervento dell’operatore, da estrazione ad amplificazione e rilevazione del target.
Referenze
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- Sito web Epicentro. Epidemiologia delle Infezioni sessualmente trasmesse. https://www.epicentro.iss.it/ist/epidemiologia-italia Visitato il 24 Gennaio 2024.
- AMCLI ETS. Percorso Diagnostico – Infertilita’ di coppia nella procreazione medicalmente assistita (pma) Rif. 2022-20 https://www.amcli.it/wp-content/uploads/2024/02/2022-20_INFERTILITA-DI-COPPIA-NELLA-PROCREAZIONE-E-FLOWCHART.pdf
- AMCLI ETS. Percorso Diagnostico – Cerviciti Rif. 2023-06.https://www.amcli.it/wp-content/uploads/2024/02/2023-06_CERVICITI-E-FLOWCHART.pdf