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INNOVATION DAY MILANO

Innovation Day Milano – PNRR: un’opportunità per il nostro futuro

Innovation Day sono gli eventi BD dedicati all’Innovazione in ambito Sanitario. L’edizione di Milano si è tenuta l’8 giugno 2022 e i suoi oltre 80 partecipanti hanno avuto modo di ascoltare le relazioni di un pool di esperti eterogeneo proveniente dal mondo accademico, sanitario e del consulting sui temi e le progettualità della Missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

 

Dettagli evento

Moderatore: Sebastiano Barisoni

Relatori: Prof. Angelo Rosa (School of Management LUM); Dott. Nicola Capurso (Professionista Esperto PNRR); Prof.ssa Rossella Onofrio (School of management Politecnico Milano); Prof. Mario Plebani (Università di Padova); Prof.ssa Antonella Mencacci (Azienda Ospedaliera di Perugia)

Sono intervenuti rappresentanti delle principali società scientifiche: AMCLI, SIBioC, SIM, SIPMeL.

 

Se sei curioso/a di scoprire di più su Innovation Day, a cadenza bi-settimanale pubblicheremo una nuova Puntata che riprende un diverso registrato dell’evento: clicca qui!

 

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INNOVATION DAY ROMA

Innovation Day Roma – PNRR: un’opportunità per il nostro futuro

Innovation Day sono gli eventi BD dedicati all’Innovazione in ambito Sanitario. L’edizione di Roma si è tenuta il 27 maggio 2022 e i suoi oltre 70 partecipanti hanno avuto modo di ascoltare le relazioni di un pool di esperti eterogeneo proveniente dal mondo accademico, sanitario e del consulting sui temi e le progettualità della Missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

 

Dettagli evento

Moderatore: Sebastiano Barisoni

Relatori: Prof. Angelo Rosa (School of Management LUM); Dott. Nicola Capurso (Professionista Esperto PNRR); Dott.sa Elisa Piva (Università di Padova); Prof.ssa Antonella Mencacci (Azienda Ospedaliera di Perugia).

Sono intervenuti i rappresentanti delle principali società scientifiche: AMCLI, SIBioC, SIM, SIPMeL.

 

Se sei curioso/a di scoprire di più su Innovation Day, a cadenza bi-settimanale pubblicheremo una nuova Puntata che riprende un diverso registrato dell’evento: clicca qui!

 

 

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LA PROSSIMA GENERAZIONE DI LABORATORIO CLINICO EFFICIENTE: 5 MOTIVI PER PENSARE AL FUTURO

La prossima generazione di laboratorio clinico efficiente: 5 motivi per pensare al futuro

Un laboratorio efficiente e totalmente automatizzato è una struttura in grado di fornire risultati rapidi, riproducibili e accurati utilizzando il numero giusto di risorse con costi sostenibili1.

 

In termini semplicistici un laboratorio efficiente è quello dove si lavora meglio e non di più, nonostante un più ampio carico, che viene però ripartito su un sistema operativo più coordinato e che segue un processo Lean2. BD KiestraTM è la soluzione totalmente automatizzata per il laboratorio, caratterizzata da Efficienza, Flessibilità, Modularità e Scalabilità.

 

 

Cosa cambierebbe nel mio laboratorio adottando la Soluzione BD KiestraTM?

Cominciamo a parlare di “moduli”: BD KiestraTM è un sistema modulare e scalabile che si adatta a qualsiasi spazio e necessità organizzativa. Il design dei Track Module permette flessibilità e la possibilità di evolversi adattandosi alle mutate esigenze del laboratorio. Si possono realizzare così tante combinazioni con i moduli BD KiestraTM da soddisfare tutte le esigenze di personalizzazione del proprio laboratorio3. Il sistema modulare BD KiestraTM è stato presentato a tecnici di laboratori di microbiologia ad alta efficienza e i risultati della survey a cui lo staff è stato sottoposto dopo l’utilizzo hanno dimostrato una migliore soddisfazione professionale, percepita come maggiore disponibilità di tempo per la crescita professionale, migliore accuratezza dei risultati e riduzione degli errori strumentali3. 

 

 

5 motivi4 per introdurre BD KiestraTM

  1. Uso efficiente delle risorse – Automazione end-to-end del workflow, dal check-in all’etichettatura delle piastre, inoculo, incubazione, lettura delle piastre e loro follow up: ogni step del percorso diagnostico è monitorato e tracciato.
  2. Produttività – Semplifica il tuo workflow e la gestione delle piastre durante le ore di picco, grazie alla possibilità di integrare numerosi moduli. Permette di automatizzare totalmente i processi a basso valore, permettendo di ridistribuire il tempo e le risorse su quelli ad alto valore aggiunto. Sono stati agevolati e minimizzati tutti i punti critici evidenziati come “colli di bottiglia”, grazie alla gestione parallela dei flussi analitici dei campioni. Risultati in tempi brevissimi.
  3. Esperienza lavorativa nel tuo laboratorio – Design ergonomici e banchi di lavoro integrati permettono una comoda user experience: le cover dei track riducono le manutenzioni giornaliere, aerosol e aumentano la sicurezza per gli utilizzatori.
  4. Flessibilità e scalabilità – Personalizzazione per il layout e workflow del proprio laboratorio di oggi e di domani. Liberarsi dai problemi di spazio e da vincoli strumentali. In aggiunta la flessibilità permette di poter cambiare in qualsiasi momento la configurazione.
  5. Accesso sicuro ai dati, per semplificare la gestione del workflow grazie alla soluzione informatica BD SynapsysTM.

 

 

 

5 ulteriori ragioni basate sui processi4 per passare a BD KiestraTM

  1. Inoculo. Garantisce risultati di qualità, consistenti e riproducibili5. Riduce la necessità di subculture fino al 73%5, a seconda del pattern di semina. Con BD KiestraTM InoquIA è possibile la gestione prioritaria dei campioni urgenti, il caricamento continuo e random-access dei campioni5. La sicurezza dello staff è garantita dalla presenza di una cappa di sicurezza per l’inoculo dei campioni “particolari”. Può essere integrato ad altri moduli BD KiestraTM oppure può lavorare  in modalità stand-alone connesso informaticamente al resto del laboratorio.

  2. Incubazione. BD KiestraTMReadA è un modulo per incubazione che offre un’interpretazione di livello superiore della microbiologia convenzionale, grazie al digital imaging e alla standardizzazione delle immagini, per risultati di qualità6. L’elevata produttività della fotocamera e la gestione parallela dei campioni, garantiscono la minimizzazione dei “colli di bottiglia” e risultati in tempi ridotti.

  3. Analisi della coltura. Algoritmi innovativi ed intelligenza artificiale (BD KiestraTM Urine Culture App (UCA) e MRSA App), permettono l’imaging producendo dati che possono essere integrati con lo storico del paziente o con altri esami. La refertazione Auto e batch può essere usata per campioni senza crescita o con crescita non significativa. Gestione del tempo dello staff, grazie alla prioritizzazione e focus sui campioni complessi e critici, organizzati in worklist di BD SynapsysTM informatic. Può essere integrato ad altri moduli BD KiestraTM

  4. Prelievo della coltura per follow up. BD KiestraTM IdentifA è un dispositivo diagnostico in vitro di colony picking in grado di allestire in totale automazione il target per l’analisi MALDI-TOF. BD KiestraTM IdentifA è in grado di effettuare il picking delle colonie in base alle coordinate preregistrate dall’operatore in fase di lettura sulle postazioni BD KiestraTM Synapsys. Semplifica il flusso di lavoro del laboratorio, consentendo il prelievo automatizzato della colonia, la preparazione della sospensione batterica e la preparazione completamente automatizzata del target dedicato all’identificazione con tecnologia MALDI-Tof, con la possibilità di gestire anche ceppi mucoidi. Si riportano i grafici di comparazione tra la procedura totalmente automatizzata realizzata con BD KiestraTM IdentifA ed il metodo classico manuale. Si dimostra che, rispetto al metodo classico manuale, con BD KiestraTM IdentifA, si sono raggiunte performance eccellenti nell’identificazione dei batteri Gram Negativi ed in particolare per l’identificazione di Enterobacterales da colonie cresciute in MacConkey agar (che può interferire durante il manuale MALDI-TOF plate spotting con il materiale microbico)7.

  5. Preparazione del workflow e monitoraggio. Configurazioni adatte per ogni laboratorio e che si adattano ai cambiamenti del proprio laboratorio. Ogni  soluzione BD KiestraTM è costantemente monitorata dal sistema BD SynapsysTM.

 

 

BD-67365

 

 

1 Bailey AL, Ledeboer N, Burnham CD. Clinical Microbiology Is Growing Up: The Total Laboratory Automation Revolution. Clin Chem. 2019 May;65(5):634-643. 
2 Letelier P, Guzmán N, Medina G, Calcumil L, Huencho P, Mora J, Quiñones F, Jara J, Reyno C, Farías JG, Herrera BL, Brebi P, Riquelme I, San MA. Workflow optimization in a clinical laboratory using Lean management principles in the pre-analytical phase. J Med Biochem. 2021 Jan 26;40(1):26-32. 
3 Graham M, Lee E, Streitberg R, Hamblin J, Kumar B, Korman TM. Impact of Kiestra total laboratory automation workflow on job satisfaction, education and quality: a staff survey. Pathology. 2022 Feb 2:S0031-3025(22)00022-8.
4 BD-53970 – 02/22
5 Croxatto, A., Dijkstra, K., Prod’hom, G. & Greub, G., (2015). Comparison of Inoculation with the InoqulA and WASP Automated Systems with Manual Inoculation. Journal of Clinical Microbiology, vol. 53 (7), 2298 – 2307.  
6 Klein et al. Significant increase in cultivation of Gardnerella vaginalis, Alloscardovia omnicolensActinotignum schallii, and Actinomyces spp. in urine samples with total laboratory automation. Eur J Clin Microbiol Infect Dis. 2018;37(7):1305–1311. 
7 Jacot D, Sarton-Lohéac G, Coste AT, Bertelli C, Greub G, Prod’hom G, Croxatto A. Performance evaluation of the Becton Dickinson Kiestra™ IdentifA/SusceptA. Clin Microbiol Infect. 2021 Aug;27(8):1167.e9-1167.e17.   

 

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INTEGRAZIONI TRA OSPEDALE E PRESIDI TERRITORIALI: NUOVE SINERGIE POSSIBILI GRAZIE ALLA “MISSIONE SALUTE” DEL PNRR

Integrazioni tra ospedale e presidi territoriali: nuove sinergie possibili grazie alla “missione salute” del PNRR

La pandemia da COVID-19 ha definitivamente obbligato l’Unione Europea a ripensare ai singoli Sistemi Sanitari Nazionali (SSN) in termini di resilienza e di capacità rispondere prontamente ai bisogni attuali e futuri. Oltre alle numerose iniziative europee, un aiuto unico in termini di opportunità, è stato offerto dal PNRR che porterà alla tanto attesa digitalizzazione completa del sistema sanitario.

 

Alla Salute è dedicata la Missione 6 del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza inviato il 30 aprile alla Commissione Europea e approvato il 22 giugno dalla Commissione Europea e il 13 luglio dal Consiglio Economia e Finanza (Ecofin). Un Piano che prevede 192 miliardi finanziati attraverso il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 13 miliardi di ReactEU; a questi si aggiungono 30,64 miliardi di “fondo complementare” (stanziamenti dello Stato) arrivando quindi ad un totale di 235,15 miliardi di euro.

 

Viene destinato uno stanziamento di 15,63 miliardi in totale per ridefinire un approccio generale innovativo, denominato “Smart health”. Questi fondi saranno ripartiti su due direttrici:

  • Il potenziamento delle Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale a cui sono destinati 7 miliardi di euro di stanziamenti;
  • Innovazione, ricerca e digitalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale a cui spetteranno 8 miliardi e 63 milioni di euro

 


Spesa sanitaria degli stati membri dell’Unione Europea

 

 

Alla luce anche dell’invecchiamento atteso della popolazione nei prossimi anni, lo sviluppo della sanità territoriale con presa in carico della cronicità non può, quindi, che rivestire un ruolo strategico per l’Italia. Tra queste, le principali proposte sono state:

 

  1. Sviluppare anche in Italia la gestione di assistenza attraverso soggetti accreditati a livello nazionale che operano su indicazione del distretto dell’ASL, del MMG/PLS, del medico specialista o dell’Ospedale per l’erogazione di terapie e monitoraggi domiciliari.
  2. Definire standard nazionali e tariffe omogenee per le prestazioni domiciliari, dall’ADI alle terapie per pazienti cronici o fragili, dal telemonitoraggio al triage telefonico, fino alle più integrate forme di telemedicina. Prevedendo anche premialità legate all’aderenza alla terapia e/o agli esiti di salute raggiunti.
  3. Implementare un Fascicolo sociosanitario elettronico unico, accessibile dai diversi attori della rete, integrato con i sistemi di telemedicina e telemonitoraggio, nonché con le cure primarie, domiciliari, ambulatoriali ed ospedaliere.
  4. Sviluppare programmi di intervento in grado di definire un ecosistema di prodotti e servizi digitali, con l’obiettivo di fornire standard comuni per gli utilizzatori finali.
  5. Favorire un migliore e più veloce approccio alla digitalizzazione dei professionisti sanitari, a partire dai MMG, con l’obiettivo di accelerare un inevitabile cambiamento culturale alla gestione della medicina territoriale.

 

 

Grazie al PNNR, le imprese hanno inoltre presentato al MISE ben 340 domande per richiedere circa 1,5 miliardi di euro di agevolazioni previsti dagli accordi per l’innovazione e nuove risorse saranno necessarie quanto prima.

 

 

Il tema dei fondi non riguarda solo i progetti futuri ma si propone di ristrutturare la sanità: una politica industriale che vada di pari passo con quella farmaceutica e che porti, nel breve, al superamento dell’attuale sistema di pay-back attraverso lo spostamento degli avanzi nel territorio e, nel lungo termine, attraverso un finanziamento della spesa farmaceutica adeguato alla crescente domanda di salute e ai trend dell’innovazione. Inoltre, bisognerebbe ragionare nella logica di un modello di governance, finalizzata all’accesso all’innovazione, alla semplificazione dei percorsi di cura e all’esigenza di rafforzare strutturalmente una filiera produttiva strategica.

 

I prossimi 10 obiettivi del PNRR

  1. Prevenire i rischi. La prevenzione, insieme alle nuove tecnologie di diagnosi e cura, è la protagonista dei principali miglioramenti della speranza di vita delle persone degli ultimi decenni. Il PNRR e i suoi correlati di riforma della giustizia e della pubblica amministrazione dovrebbero permettere alla prevenzione primaria di tornare ad investire su competenze e laboratori capaci di investigare, ricercare e valutare rischi e efficacia delle soluzioni. Tutto questo alla pari con le imprese, con metriche di valutazione che permettano alle imprese stesse, ai soggetti sociali e alle istituzioni di trovare il miglior bilanciamento tra rischi, benefici e co-benefici che sono necessaire alla nostra società moderna. 
  2. e 3. La rete ospedaliera: promuovere la competenza clinica nei piccoli ospedali e rinnovare le infrastrutture nei grandi ospedali.
    L’ospedale rappresenta tradizionalmente il baricentro del Servizio Sanitario Nazionale, per lo meno in termini di assorbimento di risorse economiche e di concentrazione tecnologica. L’investimento nella rete ospedaliera implica una ridefinizione della vocazione dei piccoli ospedali, così come dei grandi, garantendo in entrambi standard di volume sufficienti per garantire sicurezza ed efficacia grazie al raggiungimento di una competence clinica appropriata.
    I piccoli ospedali possono rappresentare piattaforme logistiche in cui concentrare competenze e procedure (logica del “focused hospital”) da realizzare anche attraverso la creazione di équipe professionali itineranti.
  3.  test
  4. Potenziare la presa in carico della cronicità.
    La Missione 6 del PNRR divide gli interventi in due macro-categorie: reti di prossimità e innovazione e ricerca.
  5. Garantire assistenza domiciliare per mantenere autosufficienza e relazioni sociali.
    cambiamenti demografici e le conseguenti variazioni del quadro delle cronicitàdeterminano che l’assistenza domiciliare surroghi sempre più spesso problemi sociali ed economici che impediscono il mantenimento della autosufficienza delle persone. L’adeguamento strutturale del domicilio del paziente e la professionalità dei caregiver sono elementi critici per la salvaguardia dei rapporti sociali e della autosufficienza, come anche per l’esecuzione di prestazioni terapeutiche al domicilio.
  6. Razionalizzare la rete ambulatoriale territoriale.
    L’attuale prevalere delle condizioni patologiche croniche comportano la necessità di aumentare i volumi e il portafoglio di attività ambulatoriali. La rete ambulatoriale soffre di una frammentazione elevatissima tra i contesti regionali che ne condiziona fortemente l’efficacia assistenziale e la capacità di dare risposta ai bisogni della popolazione.
    Il SSN deve concentrare le strutture ambulatoriali territoriali, riducendone il numero, ma rafforzandole in termini di spazi, di volumi e tipologie di servizi, di tecnologie, di professionalità, di accessibilità al pubblico (per esempio estendendo giorni e orari di apertura). Il PNRR pone infatti al centro del disegno la “Casa della Comunità”, dichiarando l’obiettivo di attivare “1288 Case della Comunità entro la metà̀ del 2026, che potranno utilizzare sia strutture già esistenti sia nuove”.
  7. Rafforzare la Medicina Generale.
    È necessario promuovere un’assistenza primaria continuativa, evolutadal punto di vista tecnologico e infrastrutturale e dotata di modelli organizzativi riconoscibili e omogenei su tutto il territorio nazionale.
    Per promuovere la continuità della cura è necessario innanzitutto stabilire uniformemente, su tutto il territorio nazionale, degli standard minimi in termini infrastrutturali e di apparecchiature tecnologiche.
  8. Riequilibrare e riqualificare la rete delle cure intermedie.
    Il PNRR prevede un investimento di un miliardo di euro specificamente rivolto al “Rafforzamento dell’assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture (Ospedali di Comunità)”.
    Vanno congiuntamente definiti gli standard non solo infrastrutturali e di organico, ma anche quelli di processo e di esito. In secondo luogo, è fondamentale la messa in rete con gli altri setting assistenziali: le strutture intermedie devono essere collegate funzionalmente con gli ospedali (onde scongiurare ricoveri ospedalieri evitabili) e con i servizi territoriali.
  9. Ammodernare il parco tecnologico.
    L’innovazione tecnologica rappresenta un importante fattore per l’efficacia delle cure in ogni sistema sanitario complesso.
    Il PNRR mette al centro dell’attenzione il rinnovo del parco tecnologico dedicando 1,9 miliardi di euro alla sostituzione di macchinari diagnostici obsoleti.
    Nell’implementazione dei progetti previsti dal PNRR, il rispetto di alcuni elementi appare cruciale. In primo luogo, selezionare macchinari di ultima generazione in modo da avere il 60% di apparecchiature sotto i 5 anni di anzianità.
  10. Cambiare lo skill-mix tra medici e professioni sanitarie.
    Nel patto per la salute 2019-2021 veniva menzionata la valorizzazione delle professioni sanitarie, in particolare di quella infermieristica per rispondere ai bisogni di continuità assistenziale, con particolare riferimento ai pazienti cronici e la valorizzazione del ruolo del farmacista anche per la presa in carico dei pazienti nel seguirne l’aderenza terapeutica.

 

REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI  

L’attuazione del PNRR compete al Ministero dell’economia e delle finanze. 

 

Per quanto riguarda l’attuazione dei singoli interventi, vi provvedono le Amministrazioni centrali, le Regioni e gli Enti locali sulla base delle competenze istituzionali, tenuto conto del settore di riferimento e della natura dell’intervento. L’attuazione degli interventi avviene con le strutture e le procedure già esistenti, ferme restando le misure di semplificazione e rafforzamento organizzativo che saranno introdotte.  

 

Ciascuna Amministrazione responsabile dell’attuazione degli interventi effettua i controlli sulla regolarità delle procedure e delle spese e adotta tutte le misure necessarie a prevenire, correggere e sanzionare le irregolarità e gli indebiti utilizzi delle risorse.  

 

Le stesse Amministrazioni coordineranno anche le attività di Controllo e di Audit per verificare che gli investimenti del PNRR siano ben collocati e che si stiano raggiungendo gli obiettivi prefissati. In aggiunta un ente autonomo di AUDIT direttamente coordinato a livello centrale svolgerà un doppio controllo. 

Scopri di più su Innovation Day, l’evento BD dedicato al PNRR: clicca qui 

Dati: https://www.pnrr.salute.gov.it/ 

 

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INNOVATION DAY

Innovation Day 2022 – PNRR: un’opportunità per il nostro futuro

Con più di 150 partecipanti provenienti da tutta Italia, il 27 maggio e l’8 giugno hanno avuto luogo rispettivamente a Roma e Milano i primi 2 Innovation Day di BD, la serie di eventi dedicati all’Innovazione in ambito sanitario.

Oggetto di questi due incontri è stato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il piano approvato nel 2021 dall’Italia che pianifica l’utilizzo dei fondi europei (Next Generation EU) per il rilancio socio-economico del paese in ottica green e digital, a seguito dei drammatici effetti della pandemia da COVID-19.

La Missione 6 “Salute” del PNRR, con uno stanziamento complessivo di 20,22 miliardi di euro (di cui 15,63 miliardi del PNRR e 4,6 miliardi derivanti da ulteriori fondi), si propone di riformare il Servizio Sanitario Nazionale per renderlo più moderno, digitale ed inclusivo, sempre più vicino alle persone e sempre più radicato nel territorio.

Gli eventi si sono proposti come obiettivo il comprendere in modo più approfondito le tematiche e cogliere meglio le opportunità del PNRR grazie all’intervento di un pool eterogeneo di esperti, provenienti dal mondo accademico, sanitario e del consulting: dalla riorganizzazione dei processi secondo la metodologia Lean, alle regole per una corretta presentazione e gestione dei progettirelativi al PNRR, all’introduzione del Value-based Healthcare, fino a esempi pratici di digitalizzazione, tracciabilità e approccio territoriale applicati alla medicina di laboratorio.

 

ROMA 27 maggio

Moderatore: Sebastiano Barisoni

Relatori: Prof. Angelo Rosa (School of Management LUM); Dott. Nicola Capurso (Professionista Esperto PNRR); Dott.sa Elisa Piva (Università di Padova); Prof.ssa Antonella Mencacci (Azienda Ospedaliera di Perugia).

Sono intervenuti i rappresentanti delle principali società scientifiche: AMCLI, SIBioC, SIM, SIPMeL.

 

MILANO 8 giugno

Moderatore: Sebastiano Barisoni

Relatori: Prof. Angelo Rosa (School of Management LUM); Dott. Nicola Capurso (Professionista Esperto PNRR); Prof.ssa Rossella Onofrio (School of management Politecnico Milano); Prof. Mario Plebani (Università di Padova); Prof.ssa Antonella Mencacci (Azienda Ospedaliera di Perugia)

Sono intervenuti rappresentanti delle principali società scientifiche: AMCLI, SIBioC, SIM, SIPMeL.

 

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