
BD Customer Experience
Con BD Customer Experience vogliamo far raccontare dalla voce diretta dei nostri partner cosa significhi per loro approcciarsi quotidianamente alle sfide sanitarie supportati dalle soluzioni e dal personale BD.
P.O. Di Venere – Isola Microbiologica Integrata: come digitalizzazione e automazione dei processi possono supportare il percorso diagnostico
1. Dove ci troviamo
L’ASL di Bari si compone di due presidi ospedalieri inseriti nell’Area Metropolitana, il Presidio Ospedaliero Di Venere e il Presidio Ospedaliero San Paolo: questi sono supportati da una rete di distretti che gestiscono l’attività sanitaria territoriale, garantendo una copertura capillare e un servizio efficiente per tutta la popolazione. Il P.O. Di Venere rappresenta un punto di riferimento fondamentale per l’intero territorio di Carbonara e Bari. Questa struttura è dotata di 30 unità operative e servizi, e dispone di 61 ambulatori specialistici, che offrono consulenze e trattamenti in diverse aree della medicina, e di 270 posti letto, messi a disposizione per il ricovero dei pazienti.1 Il Pronto Soccorso del P.O. Di Venere è un servizio essenziale per la comunità, con circa 200 accessi mensili. Questa frequenza di accessi testimonia l’importanza del presidio nella gestione delle emergenze sanitarie. Il P.O. Di Venere è classificato come ospedale di primo livello, garantendo standard elevati di cura e assistenza
2. Innovazione e Ottimizzazione
Come descrive il Dott. Adorisio (Direttore Dipartimento Medicina di Laboratorio e Trasfusionale), in passato, i laboratori di microbiologia erano numerosi e sparsi su tutto il territorio della ASL, comportando una frammentazione delle risorse e del know-how microbiologico. “Inizialmente la microbiologia all’interno dell’ASL Bari era presente in tutti gli ospedali e laboratori: questo comportava sicuramente, la mancanza di una reale expertise microbiologica – continua il Dott. Adorisio – anche perché non erano presenti specialisti di microbiologia in tutti i presidi”. Oggi, grazie a un’importante riorganizzazione, tutti i laboratori sono stati riuniti in una singola struttura provinciale presso il Presidio Ospedaliero Di Venere. Questa centralizzazione, come descritto nel video sempre dal Dott. Adorisio, ha permesso di creare un’unica equipe di professionisti microbiologi, che ha permesso di “aumentare le nostre capacità professionali, di determinare dei risparmi di scala grazie, sicuramente, al supporto da parte di BD che ci ha dato tutta la tecnologia necessaria per ottimizzare questi percorsi” Attualmente il Laboratorio di Microbiologia vanta un organico di 6 dirigenti e 9 tecnici e processa una media di 600 campioni al giorno, provenienti da 36 centri prelievi e 7 ospedali.
Oltre a questa riorganizzazione, il Presidio Ospedaliero Di Venere ha intrapreso un ambizioso processo di ottimizzazione delle risorse umane e strumentali. Come descritto dalla Dott.ssa Lenoci (Dirigente Medico U.O.S.V.D.), questo processo è stato reso possibile grazie a un’elevata informatizzazione e all’implementazione di un’isola microbiologica integrata. L’introduzione dell’automazione e della digitalizzazione in campo diagnostico ha costituito una forte spinta verso l’efficientamento delle operazioni, migliorando la qualità dei risultati e del laboratorio stesso. All’interno dell’acquario, il cuore pulsante del laboratorio, “adesso abbiamo una modalità di lettura digitale [delle colture] e siamo anche favoriti di avere un dashboard che ci permette di effettuare la lettura, la refertazione, di valutare l’identificazione e di eventualmente assegnare l’antibiogramma, tutto questo contemporaneamente: un grandissimo vantaggio e anche un grandissimo cambiamento rispetto alle abitudini della microbologia classica”.
3. L’isola microbiologica
Anche secondo la Dott.ssa Francavilla (Tecnico di Laboratorio U.O.S.V.D.), l’implementazione dell’isola microbiologica ha portato numerosi vantaggi. Con la sua introduzione, l’intero workflow del laboratorio è gestito in modo integrato, seguendo il campione dalla sua ricezione fino alla refertazione. Questo significa che ogni fase del processo diagnostico è strettamente collegata e coordinata, supportando in una maggiore governance del processo e una gestione di più campioni a parità di ore di lavoro.
Secondo la Dott.ssa Lenoci, queste innovazioni rappresentano un grande cambiamento nel flusso di lavoro rispetto alla microbiologia classica, dove ogni fase era separata e richiedeva tempi più lunghi. Sempre secondo la Dottoressa, hanno rivoluzionato il lavoro del microbiologo ospedaliero, permettendo una gestione più efficiente e accurata dei campioni e del risultato finale: “i tempi di refertazione si sono molto contratti, quindi possiamo dare risultati in tempi molto più rapidi, con un’accuratezza maggiore”.
E non meno importante, continua la Dott.ssa Lenoci, oggi il dialogo e l’approccio con i clinici e i reparti è cambiato: “possiamo dare delle informazioni che sono più utili per la gestione del paziente soprattutto nei reparti critici”, dando la possibilità di individuare più rapidamente la terapia più appropriata e, essere più supportivi per quanto riguarda l’epidemiologia.
Termina il Dott. Adorisio con uno sguardo al futuro commentando che la Microbiologia del P.O. Di Venere si pone l’obiettivo di “integrare [la microbiologia] con tecnologie in biologia molecolare, e questo ci permetterà anche di supportare quei rami come la Sepsi e Diagnostica della Sepsi Rapida, e anche valutare con maggiore attenzione l’antibiotico resistenza, una delle problematiche maggiori […] per quanto riguarda la microbiologia”. In questo, aziende BD, che hanno dimostrato di non porsi come semplici fornitori ma come partner al fianco del cliente, sono di particolare importantanza nel realizzare e raggiungere i traguardi futuri che l’ente si sta ponendo.
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Bibliografia:
- Bari Da Opera Pia a ospedale, i cento anni del Di Venere: “Punto di riferimento per Bari e la Puglia” https://www.baritoday.it/attualita/ospedale-di-venere-cento-anni-storia.html